Toyota Circular Factory, il marchio giapponese è campione nel riciclo delle auto

Scopri il progetto Toyota Circular Factory: riciclo di 10.000 auto all'anno, neutralità carbonica entro il 2040 e economia circolare

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 21 mar 2025
Toyota Circular Factory, il marchio giapponese è campione nel riciclo delle auto

10.000 veicoli riciclati ogni anno, 120.000 componenti recuperati, 300 tonnellate di plastica pura e 8.200 tonnellate di acciaio reintrodotte nel ciclo produttivo. Sono questi i numeri impressionanti del progetto Toyota Circular Factory, l’iniziativa del colosso giapponese per promuovere un modello di economia circolare nell’industria automobilistica.

La nuova struttura, inaugurata presso lo stabilimento di Burnaston nel Regno Unito, rappresenta un passo decisivo verso la neutralità carbonica, un obiettivo che Toyota si è impegnata a raggiungere entro il 2040. Lo stabilimento britannico, già noto per la produzione della Corolla, si distingue ora come pioniere di un approccio innovativo alla gestione del fine vita dei veicoli.

Un piano ambizioso per l’economia circolare

Il fulcro del progetto è la trasformazione dei veicoli dismessi in risorse preziose per nuovi processi produttivi. Non si tratta solo di smaltimento, ma di una vera e propria rigenerazione dei materiali, che riduce significativamente l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita dei veicoli. Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia che Toyota sta portando avanti da anni, includendo programmi specifici per il riciclo auto e delle batterie, elementi sempre più fondamentali nell’era della mobilità elettrificata. La Circular Factory, tuttavia, rappresenta un salto di qualità, coinvolgendo l’intera catena del valore.

Obiettivi ambiziosi e collaborazioni strategiche

Toyota ha fissato obiettivi ambiziosi: entro il 2030, tutti i suoi impianti dovranno raggiungere emissioni zero, anticipando di dieci anni il traguardo aziendale complessivo di neutralità carbonica. Un elemento distintivo del progetto è l’apertura a collaborazioni esterne. Come evidenziato da Leon van der Merwe, Vice Presidente della Circular Economy in Toyota Motor Europe, l’azienda cerca attivamente partnership con organizzazioni che condividano la visione di un’industria più sostenibile. Questo approccio riflette la consapevolezza che la sfida ambientale richiede uno sforzo collettivo.

Con l’intenzione di estendere il modello della Circular Factory ad altri stabilimenti nel mondo, Toyota consolida il suo ruolo di leader non solo nella produzione automobilistica, ma anche nell’innovazione sostenibile e nella gestione responsabile delle risorse.

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