Toyota GR Yaris: la versione di serie contro il tuning [Video]
Spingere più in alto l’asticella prestazionale della Toyota GR Yaris è possibile, ma ne vale veramente la pena? Ecco cosa ha fatto un preparatore inglese.
Un tuning sulla Toyota GR Yaris ha senso? La domanda è legittima, per la risposta ci piacerebbe conoscere il vostro parere. Lo spunto d’analisi può essere offerto dagli interventi dopanti eseguiti dal preparatore inglese Litchfield sulla sportiva compatta della casa giapponese. Il risultato delle modifiche eseguite è una potenza cresciuta a 305 cavalli e una coppia passata a 390 Nm, contro i 261 cavalli e 360 Nm della vettura standard. Come si è arrivati a tanto? Con modifiche marginali, che non hanno intaccato l’apparato genetico del motore tre cilindri turbo da 1,6 litri che muove l’auto.
Interventi limitati
In pratica, il tuner d’oltremanica ha messo un nuovo filtro dell’aria e una centralina aggiuntiva (piggyback), ottenendo la migliore vivacità a un costo contenuto per gli acquirenti, chiamati per queste modifiche ad un esborso di sole 640 sterline. Il video che accompagna l’articolo consente di valutare i frutti del trapianto in una drag race e in una sfida con partenza lanciata. Cosa ne pensate? Secondo voi, vale la pena intervenire su una serie speciale, limitata e muscolosa come la Toyota GR Yaris, per un avere po’ di brio in più?
La versione standard già vola
Ricordiamo che la piccola sportiva del Sol Levante, sviluppata da Gazoo Racing, porta su strada l’esperienza maturata dal marchio giapponese nel WRC. Che il suo apparato genetico sia molto vigoroso trova conferma nelle performance messe a segno in strada e su pista, dove fa meglio di alcune vecchie supercar. Il progetto di questa vettura è stato fortemente voluto dal presidente Akio Toyoda, per celebrare il successo del marchio fra i costruttori nel mondiale rally 2018. Al suo sviluppo hanno concorso i piloti del Team Gazoo Racing, cui va il merito di averne affinato le doti sportive e prestazionali. La GR Yaris accelera da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi e tocca una velocità massima limitata elettronicamente di 230 km/h. Quattro le ruote motrici per questa declinazione muscolare della nota citycar giapponese, che stupisce ancora una volta.