Toyota Prius ibrida: ecco come si presenta il motore dopo 500.000 km
Completamente sezionato, rivela come una corretta manutenzione sia importante per mantenere il “cuore” della vettura in buone condizioni anche dopo elevatissimi chilometraggi e lunghi anni di servizio.
Quanto dura un motore? Ecco una domanda… antica quanto l’automobile. Le varianti che incidono sull’effettiva longevità di un’unità motrice sono moltissime, e non sempre gli effetti di una durata relativamente breve vanno imputati all’utilizzo del veicolo: c’è anche, da tenere in considerazione, la qualità dei materiali utilizzati per la fabbricazione dei componenti.
Il discorso è dunque tanto più ampio quante sono le vetture in circolazione. Ecco perché può capitare di imbattersi in motori che dopo 100-150.000 km iniziano a manifestare i primi cedimenti, e motori che invece macinano centinaia di migliaia di km senza alcun problema. Come è il caso di una vecchia Toyota Prius (modello che nella seconda metà degli anni 90 contrassegnò l’ingresso di Toyota nel settore dell’elettrificazione), che dopo diciassette anni si presenta ancora in buone condizioni. Ma andiamo con ordine.
La corretta manutenzione è essenziale
In linea di massima, la migliore ricetta per far durare il motore della propria autovettura il più a lungo possibile consiste in una scrupolosa manutenzione. Del resto, ciò incide anche sulla conservazione della garanzia, ed in special modo se si prende in considerazione il settore delle auto elettrificate.
È peraltro vero che, se conservate con attenzione, regolarmente mantenute e non “strapazzate”, anche le auto ibride (che ad una prima occhiata potrebbero apparire più delicate rispetto alle vetture benzina e diesel… delle generazioni precedenti) sono in grado di accompagnare i rispettivi possessori per molti km e molti anni. Addirittura mezzo milione di chilometri, e quasi vent’anni. Un lasso di tempo, ed un valore di percorrenza, appannaggio di non tutte le auto “tradizionali”, e che tuttavia è stato raggiunto.
Osserviamolo “dentro”
Si tratta, nella fattispecie, di un esemplare di Toyota Prius prodotto nel 2004, e che ha percorso 500.000 km. Una volta raggiunto questo traguardo, il motore della vettura – che, lo ricordiamo, appartiene alla stirpe che nel 1997 (quasi venticinque anni fa, dunque!) fu il modello attraverso il quale Toyota ha esordito nel settore dell’elettrificazione, facendo da battistrada ad un’evoluzione tecnologica che da allora ha conosciuto un costante sviluppo – è stato completamente “sezionato” dallo youtuber statunitense speedkar99, proprio per vedere (letteralmente!) come si presentassero le singole parti dopo diciassette anni e, appunto, mezzo milione di km.
Smontato pezzo per pezzo
La sequenza video, da 12 minuti di lunghezza, parla chiaro: sebbene “invecchiato” (e non potrebbe essere altrimenti!), il 4 cilindri 1.5 “1NZ-FXE” a ciclo Atkinson di Toyota Prius ibrida si è mantenuto in condizioni nel complesso più che buone. Si notano solamente delle incrostazioni di lubrificante, segno che denota l’utilizzo di un olio di qualità non eccezionale, tanto che ne ha risentito l’usura dei pistoni.
Si tratta di un dettaglio, in effetti: non “secondario”, tuttavia conferma le doti peculiari di questa unità motrice. Certo, il “vecchio” 1.5 non è un “fulmine di guerra”, ma del resto non lo è mai stato e questo non è mai stato il principale obiettivo dei tecnici Toyota che lo progettarono, quanto la robustezza, l’efficienza e – in generale – l’attenzione ai costi di gestione.