Turismo, auto e cultura: un incontro sempre più a portata di mano
Un interessante filone che può ulteriormente affermare le eccellenze italiane e contribuire al rilancio dopo l’emergenza sanitaria: ecco come.
Anche se l’emergenza sanitaria non è da considerare conclusa, per milioni di persone è da tempo tornata l’occasione per mettersi nuovamente in viaggio. Le accortezze da utilizzare sono quelle, ben conosciute e del resto ribadite anche dal Ministero della Salute, che fra obblighi e buon senso ci accompagnano da diversi mesi: mantenere il distanziamento, indossare sempre la mascherina quando si entra in un luogo pubblico al chiuso oppure si sosta, all’aperto, in presenza di altre persone, disinfettarsi le mani quando si entra e si esce da un locale (e avere sempre del gel disinfettante a portata di mano, da utilizzare ad esempio subito prima di entrare e subito dopo essere scesi da un bus, un treno, o dalla metropolitana).
Del resto, se si mettono in pratica i meccanismi di autoprotezione, si può stare relativamente tranquilli nelle proprie attività quotidiane, viaggi compresi. È proprio la voglia di evadere, il bisogno (connaturato con l’essere umano) di scoprire cosa c’è oltre le mura di casa, uno degli elementi che più hanno influito (e lo fanno tuttora) sulla necessità di concretizzare la ripartenza dopo i drammatici mesi di lockdown.
L’auto è in cima alle preferenze
Le cifre parlano chiaro: seppure ancora lontani dai numeri pre-Covid ed il bilancio definitivo sarà reso noto più avanti, si può dire che l’estate 2021 abbia portato buone notizie per il settore della ricezione turistica nazionale. E viaggiare a bordo di un’auto, una moto, o un camper è uno dei “must” dell’estate 2021 che va a terminare: proprio per via del timore di contagio, anche per le vacanze di quest’anno il mezzo privato è quello preferito dagli italiani per raggiungere la propria destinazione.
Verso una nuova epoca di “Grand Tour”?
I veicoli di proprietà vengono quindi visti come i migliori alleati per le vacanze. Ancora di più se il turista è anche appassionato di auto, ed in special modo se è un fan del motorismo d’epoca: settore, quest’ultimo, sempre meno “di nicchia” e sempre più presente nel vivere quotidiano. Si tratta, in effetti, di “voci” complementari fra loro. D’altro canto, “automobile” è sinonimo di libertà; e se utilizzata in maniera accorta, civile e attenta a non limitare le esigenze degli altri, rimane “il” mezzo preferito dalla grande maggioranza delle persone per spostarsi in vacanza.
L’auto è più che mai amica delle vacanze
Di più: la riscoperta dei mille e mille paesi, delle località lontane dai grandi itinerari “di massa” (ci si perdoni il termine!) e della miriade di borghi che costellano il panorama italiano da nord a sud – una cultura che non ci stancheremo mai di appoggiare – è, in tempi relativamente recenti, avvenuta proprio grazie all’automobile, che ha permesso a milioni di famiglie il piacere di incontrare valori culturali di eccellenza mondiale.
Bellezze paesaggistiche e architettoniche, testimonianze storiche di inestimabile valore sono soltanto alcune delle peculiarità offerte dal “Belpaese”. Se a tutto questo si aggiungono le realtà enogastronomiche, ricettive, museali inserite in un contesto unico al mondo, il gioco è fatto: turismo e automobile procedono sempre di pari passo. E c’è da giurarci che sarà così per un bel pezzo. Lo sanno bene le iniziative private che, con l’arrivo del nuovo Millennio, hanno abbinato tour ed escursioni all’automobile, ed al mondo delle auto storiche in particolare.
Anche l’auto storica partecipa al rilancio
Progetti che rendono disponibile al turista, per mezzo di “pacchetti” ad hoc, l’utilizzo di un veicolo d’epoca o “instant classic” – magari partendo da alcune delle città servite dai treni ad Alta Velocità (Torino, Milano, Bologna, Verona) – attraverso itinerari a tema, che possono estendersi nelle proposte fino ad offrire agli “enthusiast” il piacere di visitare i luoghi più significativi dell’Italia automobilistica, e gli eventi di maggiore rilievo. Ad esempio, una delle più recenti realtà del settore, “Speed No Limits”, nata a Roma poco più di un anno fa, si inserisce appieno in questo interessante filone turistico: itinerari che si articolano su diverse “tappe” (quattro o più giorni) attraverso le regioni più significative del Paese per favorire l’incontro fra storia del territorio, attrattive enogastronomiche – come le degustazioni di aceto balsamico in Emilia, di vini e grappe pregiati in Veneto, di cioccolato in Piemonte e in Lombardia, e via dicendo – e le realtà tematiche legate all’eccellenza italiana nei motori (i Musei Ferrari, Lamborghini e Pagani ad esempio, o il Museo Nicolis ed il Bonfanti Vimar, per non parlare del Museo Storico Alfa Romeo di Arese, il GP d’Italia di F1 a Monza, il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este).
La collaborazione fra tour operator specializzati e agenzie che organizzano eventi incentrati sulla cultura dell’auto può rivelarsi vincente nell’affermazione di questa particolare tipologia di turismo.