USA, il Senato frena il piano di Biden sull’elettrico: dimezzati i fondi per le colonnine
La nuova rete di ricarica pubblica negli USA potrà contare su meno risorse e le immatricolazioni delle auto elettriche non superano la soglia del 2,2%.
Politica e autorità internazionali spingono sempre più verso una mobilità sostenibile. I Governi stanno infatti cercando di stimolare la diffusione delle auto elettriche con ogni mezzo a disposizione, come l’uso di incentivi economici per l’acquisto di vetture a zero emissioni e la realizzazione di nuove reti di ricarica. Ad esempio, il Presidente americano, Joe Biden, ha scelto come cavallo di battaglia della sua politica “green” negli USA la realizzazione di una nuova rete di ricarica nazionale da ben 500mila colonnine sparse per tutto il Paese.
Dimezzati i fondi per le colonnine
Questo ambizioso progetto però subirà un grosso ridimensionamento, infatti il Senato americano ha deciso di dimezzare gli investimenti economici annunciati dal presidente per la creazione di questa nuova rete nazionale. Secondo le informazioni diffuse, gli investimenti previsti scenderanno da 15 a 7,5 miliardi di dollari, cosa che ovviamente si ripercuoterà molto negativamente sulla diffusione delle auto elettriche. Al momento le BEV occupano appena il 2,2% delle immatricolazioni negli USA, mentre le stazioni di ricarica sono ferme a quota 43mila, un numero decisamente troppo limitato se si considera la vastità del territorio degli Stati Uniti.
In arrivo 100 miliardi tramite i crediti d’imposta
Nonostante il dimezzamento dei fondi, le autorità USA punteranno a posizionare le nuove colonnine in punti strategici, inoltre dovrebbero arrivare anche altri 100 miliardi tramite i crediti d’imposta per l’acquisto di nuovi veicoli a zero emissioni.