Volkswagen Amarok 2023: la seconda generazione
La seconda generazione del pick-up tedesco sviluppato con Ford. Due carrozzerie, cinque allestimenti e fino a 300 CV di potenza.
La casa tedesca ha presentato in queste ore l’attesa seconda generazione del suo pick-up, il nuovo Volkswagen Amarok 2023.
Nel 2010 nasceva il primo pick-up fuoristrada interamente sviluppato dalla Volkswagen, la cui produzione è stata effettuata nello stabilimento che l’azienda tedesca possiede nella comune di General Pacheco, vicino a Buenos Aires, a cui si sarebbe poi aggiunto lo stabilimento di veicoli industriali di Hannover (Germania).
Oggi, 12 anni dopo e con 830.000 unità vendute nella sua storia e dopo più di quattro anni di sviluppo, Volkswagen ha svelato la seconda generazione di Amarok che parte questa volta da uno sviluppo congiunto con Ford, che aveva già rilasciato l’aspetto finale del suo corrispettivo Ranger qualche mese fa.
Pertanto il nuovo Volkswagen Amarok 2023 è un pick-up dall’architettura classica, basato su un telaio a traversa, con una cabina imbullonata all’anteriore e un cassone di carico indipendente al posteriore, il tutto alimentato da motore e cambio longitudinali che possono inviare la coppia disponibile a tutte e quattro le ruote in modo permanente.
Dimensioni cresciute
È un modello che è cresciuto in lunghezza fino a raggiungere i 5,35 metri e anche il suo passo è aumentato notevolmente, attestandosi ora sui 3,27 metri. E sebbene questa importante distanza tra gli assi rappresenti una certa difficoltà quando si affrontano percorsi in fuoristrada, Volkswagen afferma che le capacità off-road dell’Amarok di seconda generazione sono superiori a quelle della prima, con angoli di attacco e uscita migliorati, così come una profondità di guado di 80 centimetri, 30 cm in più rispetto al modello precedente.
In questo senso sono state prese in considerazione anche le esigenze dei mercati australiano e sudafricano, cosa che ha già dato grandi risultati a Ford quando ha progettato e sviluppato la sua precedente generazione del Ranger in Australia e prodotta a Silverton, Sud Africa, dove verrà prodotta sia la nuova generazione del Ranger che dell’Amarok.
Due carrozzerie per la nuova Volkswagen Amarok 2023
Pertanto la seconda generazione dell’Amarok avrà due carrozzerie, una semplice, con abitacolo a due posti, e un’altra doppia, con cinque posti. La prima beneficerà, come di consueto, di un cassone più lungo.
Ci saranno anche cinque motori, tutti turbocompressi, anche se non tutti raggiungeranno i nostri mercati. Partendo dai diesel, la gamma parte da un 2.0 quattro cilindri che sviluppa 150 CV e 350 Nm, abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti che eroga coppia al posteriore. Questa configurazione non arriverà, in linea di principio, in Europa.
Segue una versione dello stesso blocco da 170 CV e 405 Nm che, a seconda del mercato, può essere offerta con trazione posteriore permanente o totale (che può essere collegata manualmente), oltre a un cambio manuale o automatico a sei marce.
Un 2.0 biturbo diesel fornirà 204 CV e 500 Nm in Europa. Questo motore sarà offerto in abbinamento a un sistema di trazione integrale permanente e un cambio a 10 marce (di origine Ford), anche se ci saranno mercati in cui verrà offerto anche con un cambio manuale.
Ma la cosa non finisce qui. Sull’Amarok torna a ruggire il 3.0 V6 TDI, con 241 CV e 600 Nm, sempre con trazione integrale permanente 4Motion e cambio by-wire a 10 velocità.
E resta un ultimo motore: un 2.3 turbo benzina che eroga 302 CV e 452 Nm, ovviamente abbinato al cambio a 10 marce e al trasferimento con differenziale centrale che permette di godere della trazione integrale permanente.
Riduttore e differenziale centrale, per la prima volta insieme sulla Volkswagen Amarok 2023
Un’altra delle piacevoli sorprese della seconda generazione della Volkswagen Amarok è che non sarà più necessario scegliere tra differenziale centrale e riduttore, come avveniva nella prima generazione, in cui la marcia bassa era esclusiva di tutte le varianti a trazione integrale collegabili manualmente. Ora il trasferimento con differenziale centrale, che permette di avere una trazione totale permanente, è dotato di un riduttore.
E inoltre, in questo caso, è stata prevista la possibilità di guidare con l’avantreno disaccoppiato (come è consuetudine, ad esempio, sulla Mitsubishi L200), che favorirà consumi ed emissioni quando si guida a velocità costante sull’asciutto asfalto. Ultimo e non per questo meno importante, le versioni più country avranno un’arma definitiva: il bloccaggio del differenziale posteriore.
Cinque allestimenti per la Volkswagen Amarok 2023
La gamma si configura intorno a cinque allestimenti che possiamo dividere in tre gruppi. Da un lato c’è l’allestimento base Amarok, con elementi molto interessanti come i fari a LED di serie, i binari con ganci per l’ormeggio nel cassone o gli specchietti ribaltabili elettricamente. All’interno troviamo un quadro strumenti digitale da 8” e uno schermo centrale da 10”, oltre a numerosi assistenti alla guida, tra cui il cruise control adattivo.
L’allestimento Life sarà caratterizzato da paraurti in tinta carrozzeria, cerchi da 17 pollici (16 pollici sulla base Amarok) e fendinebbia a LED. I passeggeri godranno di sedili migliori, volante in pelle, chiusura centralizzata della porta di carico e un sistema audio migliorato.
A tutto ciò l’equipaggiamento Style aggiunge luci a LED Matrix, paraurti posteriore con dettagli cromati, cruscotto 100% digitale da 12″, schermo centrale da 12″, rivestimento in pelle scamosciata sintetica, presa di corrente da 230 volt, sedili ancora migliori e più sistemi ADAS.
E sopra la finitura Style ci sono gli allestimenti PanAmericana e Aventura, che hanno uno specifico frontale a forma di “X”. Mentre il primo ha elementi come le pedane, i cerchi da 18″ con pneumatici AT, i rivestimenti in pelle e persino il rivestimento in pelle sintetica per il cruscotto, oltre a una panoplia fino a 30 ADAS, l’Amarok Aventura offre cerchi da 20″ e molti dettagli esterni cromati.