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Volkswagen dice addio ad e-Golf per fare posto a ID.3

Epocale passaggio di testimone fra due epoche di intendere la mobilità elettrica: a Dresda assemblata l’ultima e-Golf; da fine gennaio 2021 vi si produrrà la “erede a zero emissioni” ID.3.

Il futuro (sempre più presente, in verità) all’insegna delle soluzioni hi-tech che Volkswagen ha da tempo impostato segna un ulteriore punto: nella fattispecie, si tratta di un importante passaggio di consegne fra due generazioni di auto elettriche. Il giorno dell’antivigilia di Natale (mercoledì 23 dicembre 2020), dalle linee di montaggio di Dresda è stata prodotta l’ultima Volkswagen e-Golf. Un esemplare verniciato in tinta grigio Uranio ha di fatto congedato dal pubblico la “zero emission” allestita sul modello più venduto di sempre, lanciato nel 2014 e prodotto in due complessi industriali: a Wolfsburg fino all’estate 2020, e appunto a Dresda, nella “Fabbrica di Vetro”, dal 2017 al 23 dicembre 2020.

Circa 146.000 esemplari in quasi sette anni

In totale, le unità di VW e-Golf costruite nello stabilimento sassone – che, dall’apertura avvenuta nel 2001, vi ha prodotto anche l’ammiraglia Phaeton (84.235 unità dal 2001 al 2016) e Bentley Flying Spur in 2.186 esemplari fra il 2005 ed il 2016 e nel biennio 2013-2014 – sono state 50.401. Più di una su tre, dunque, rispetto al monte-produzione che in poco meno di sette anni ha totalizzato 145.561 esemplari. Un buon risultato, tenuto conto della quota di mercato specifica per il settore delle auto elettriche.

Riconversione degli impianti

Il fine produzione di Volkswagen e-Golf è, tuttavia, sintomatico del “nuovo che avanza”: come si accennava in apertura, occorre lasciare spazio alla lineup Volkswagen ID., e nello specifico a ID.3 la cui identità di immagine sembra via via sempre più orientata a prendere gradualmente il posto della “eterna” Golf. Terminato l’assemblaggio di e-Golf, in effetti, l’area di produzione nella “Fabbrica di Vetro” di Dresda sarà interessata da un nuovo step dei lavori di riconversione, finalizzata agli interventi necessari per l’adattamento alla piattaforma modulare MEBModularer Elektrobaukasten che costituisce l’”ossatura” della gamma ID, per procedere alla produzione della prima Volkswagen ID.3 programmata per fine gennaio 2021. Nei mesi scorsi, a Dresda era stata adattata una delle sette stazioni di assemblaggio, ovvero quella dove si provvede al montaggio della carrozzeria sul pianale. Gli interventi invernali comprenderanno l’installazione di un sistema per il montaggio del tetto panoramico e l’adattamento degli strumenti di ritenzione per l’installazione di plancia e sedili.

Pronti per la nuova mobilità

L’attuale fase di sviluppo tecnologico porta l’area di Dresda ad avvicinarsi ulteriormente agli altri complessi principali VW in Germania in ottica di futuro della mobilità. L’imminente inizio della produzione di Volkswagen ID.3, il cui primo esemplare era stato approntato a Zwickau nel novembre 2019 e che ad ottobre 2020 ha raggiunto 10.475 unità vendute in Europa ponendosi ai vertici del comparto auto elettriche, sancisce una nuova tappa nel processo di modernizzazione della “Fabbrica di Vetro”, inaugurato con l’avvio di attività avanzate (fra le quali si ricordano il programma di start-up Volkswagen Future Mobility Incubator ed il laboratorio di formazione Future Mobility Campus, oltre all’espansione dei processi di consegna delle vetture nonché alla sperimentazione delle tecnologie di Produzione 4.0).

Un ulteriore tassello verso l’affermazione dell’auto elettrica

I programmi parlano chiaro: Volkswagen intende offrire, in un’ottica a medio termine, l’auto elettrica per tutti. Obiettivo che andrebbe a costituire una terza epocale fase per il “colosso” di Wolfsburg, dopo l’esordio del “Maggiolino” (che proprio lo scorso 27 dicembre 2020 ha celebrato i 75 anni dall’avvio della produzione di serie a Wolfsburg) e l’arrivo della bestseller Golf, avvenuto nel 1974 che sancì il passaggio della filosofia VW verso la trazione anteriore. Con ID.3 e ID.4, cui seguiranno ulteriori modelli basati sulla piattaforma modulare MEB, entro il 2025 si punta a vendere un milione e mezzo di auto elettriche all’anno, a fronte di un monte-investimenti per circa 35 miliardi di euro relativo all’intero Gruppo VAG (di cui 11 miliardi soltanto per Volkswagen). A Wolfsburg, oltre a Golf, Tiguan e Seat Tarraco, dal 2024 si attende l’uscita di un altro SUV da destinare all’Europa (più, secondo recentissime indiscrezioni captate dal Web, lo sviluppo di una “ammiraglia” elettrica che potrebbe esservi prodotta dal 2025). Coinvolti nella realizzazione della lineup ID. saranno, oltre a Zwickau e Dresda, anche Emden ed Hannover, più Braunschweig, Kassel e Salzgitter per la produzione di sistemi batteria, moduli di propulsione, rotori e statori per la piattaforma MEB.

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