Volkswagen T-Roc Cabriolet 1.5 TSI DSG Style: la prova su strada
Abbiamo guidato la variante cabrio del SUV di successo Volkswagen che esplora una nicchia di mercato inedita per la categoria
Se il mercato vuole auto a baricentro alto in ogni segmento, perché non proporre una T-Roc Cabriolet? Avranno pensato questo gli uomini di vertice della Volkswagen prima di dare il disco verde alla produzione di una vettura dal carattere audace ed irriverente, ma molto più equilibrata di quanto si possa pensare. L’abbiamo provata per capire l’effetto che fa nell’utilizzo quotidiano.
Esterni: ha fascino da vendere
A dire il vero un SUV cabrio l’avevo già guidato anni fa, era di un esotico colore arancio e si trattava di una Range Rover Evoque, nel complesso non mi era dispiaciuta, e così, quando in redazione è arrivata la T-Roc Cabriolet, ho pensato che in fin dei conti riproporre l’operazione su una vettura che fa del suo design particolare uno dei punti di forza non è un’idea così avventata come qualcuno potrebbe supporre.
L’estetica in effetti c’è, il colpo d’occhio soddisfa, con quell’aria da coupé a capote chiusa e la silhouette a 3 porte che slancia. Le dimensioni sono simili al modello da cui deriva, si perdono 5 cm in altezza, mentre si guadagnano 4 cm in lunghezza. A cielo aperto ha tutto il fascino delle cabrio, e adesso che in giro si vedono quasi esclusivamente SUV, fa quasi lo stesso effetto di una scoperta convenzionale qualche anno fa. I tempi cambiano, volenti o nolenti, e questa T-Roc da guidare con il vento tra i capelli ne è una chiara testimonianza.
Interni: comodi in quattro, ma piccolo il bagagliaio
L’abitacolo presenta la stessa plancia razionale della T-Roc, che esprime il suo lato hi-tech con i due schermi, quello da 10,25 pollici per la strumentazione digitale, e quello da 8 pollici per il sistema d’infotainment che consente di collegarsi al proprio smartphone mediante Android Auto o Apple CarPlay senza necessariamente utilizzare il cavetto che disturba durante la guida. Purtroppo, come sulla sorella a tetto chiuso, le plastiche rimangono rigide, anche sulla plancia, mentre arrivano i pulsanti per gestire la capote nel tunnel centrale, insieme a quelli per azionare l’apertura dei cristalli in contemporanea. Inoltre, il cassetto portaoggetti è arricchito da una serratura che può far comodo nelle soste a cielo aperto.
Come si può immaginare, le porte sono più lunghe e presentano dei rinforzi per migliorare la rigidità strutturale in assenza del tetto, e a livello di spazio in 4 si può viaggiare senza rinunce eccessive nella zona posteriore, a patto di non essere di alta statura. D’altra parte, qualche scomodità si è disposti a pagarla, soprattutto con la capote chiusa, ma su questa T-Roc bisogna mettere in conto anche un bagagliaio dalla capacità ridotta a 280 litri che non brilla per accessibilità.
Al volante: si porta a spasso più massa ma sa essere brillante
Mettetela così, guidare una cabrio tra le curve spingendo sull’acceleratore è come andare a correre con uno zaino carico, la massa in più si sente ma se avete delle gambe allenate ed un buon cardio allora riuscite ad esprimervi lo stesso. Sulla T-Roc Cabriolet avviene esattamente la stessa cosa, perché con un assetto indovinato, delle solide scarpe montate su cerchi da 18 pollici, ed un brillante 1.5 sovralimentato da 150 CV e 250 Nm di coppia, ha i polmoni giusti per respirare senza affanno. Poi c’è il cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti, l’ormai famoso DSG che ti supporta come un vecchio amico nei momenti difficili, per cui a livello dinamico il SUV scoperto di Wolfsburg supera l’esame nonostante un sovrappeso di 200 kg rispetto alla sorella con il tetto in metallo.
Chiaramente, il comfort risente della capote in tessuto, per quanto sia ben fatta, soprattutto nei tratti sconnessi, e la stessa crea qualche difficoltà nelle manovre per via di una visibilità posteriore ridotta. Bisogna aiutarsi con la retrocamera, un optional che definirei quasi indispensabile, mentre il frangivento, un altro accessorio, aiuta a godersi la guida en plein air, ma solo se siete in due, perché la sua presenza comporta la rinuncia alle sedute posteriori. A livello di consumi si percorrono quasi 13 km/l di media, ma considerando l’aumento del peso derivante dalla trasformazione in cabrio, la definirei una percorrenza più che accettabile, visto che nei percorsi extraurbani, se si guida senza fretta, si arriva a percorrere circa 15 km/l.
Prezzo: 34.400 euro per la Style 1.5 TSI con cambio DSG
Nella variante Style, con cambio DSG e motore 1.5 TSI, la T-Roc Cabriolet ha un costo di 34.400 euro, ma se ci si accontenta del 1.0 a 3 cilindri da 116 CV con cambio manuale il listino scende al di sotto dei 30.000 euro, mentre la più sportiva R-Line, con estetica più grintosa può arrivare a 40.350 euro.