Volkswagen Type 2 T1 cingolato: restaurato l’unico esemplare
La fantasia non ha limiti, ecco cosa inventò un meccanico Volkswagen una sessantina di anni fa.
Nel corso degli anni si sono viste diverse interpretazioni della Volkswagen Type 2 T1, pulmino Transporter della casa tedesca derivato dal Maggiolino. Nessun esemplare della specie, però, risulta così esotico come quello che vi presentiamo oggi. A renderlo diverso e più stravagante degli altri ci pensa la presenza di ben otto ruote. Le due posteriori, di ogni asse, sono avvolte da cingoli, come su certi mezzi militari, ma questo veicolo per fortuna non deve andare a fare la guerra.
Una Volkswagen unica e inarrestabile
Le modifiche sono state messe a punto da Kurt Kretzner, meccanico del marchio di Wolfsburg, per fare del modello un mezzo capace di affrontare le più impegnative insidie del fuoristrada e della neve. Questo pezzo unico, in tempi recenti, è stato restaurato in modo integrale dal reparto Volkswagen Classic Commercial Vehicles, che lo ha riportato allo splendore delle origini, dopo averlo rilevato dal museo Porsche di Gmund. Ora lo custodisce nella sua collezione, a testimonianza del percorso evolutivo del glorioso “Bulli“. Il colore arancio, davvero molto vistoso, è quello di partenza.
La spinta fa capo a un motore da 1192 centimetri cubi di cilindrata, con 34 cavalli di potenza all’attivo. La velocità massima della Volkswagen Type 2 T1 cingolata è di 35 km/h. Per questa creatura, anche i terreni più accidentati diventano praticabili. Sul veicolo c’è un differenziale a slittamento limitato, che ne asseconda le dinamiche. Sono passati 60 anni da quando la mostruosa elaborazione prese forma. Oggi fa ancora impressione vedere una proposta così estrema, che ha aperto altri orizzonti funzionali al glorioso Transporter.
Modifiche al DNA del mezzo
Stiamo parlando di un esperimento genetico eseguito su un veicolo commerciale leggero per il trasporto di merci o persone prodotto dalla Volkswagen, in diverse serie, a partire dall’ormai lontano 1949. Ci piacerebbe rivederlo all’opera, per confrontarlo con mezzi concettualmente simili realizzati nell’era contemporanea, giusto per vedere le differenze e per misurare la portata del progresso rispetto a questo tuning estremo su un prodotto iconico come la Volkswagen Type 2 T1.