Volvo: berline e Station Wagon continueranno a far parte della prossima gamma di modelli
Sebbene le vendite delle serie S e V siano state ampiamente superate dai SUV, il marchio di Goteborg vede un futuro anche per le vetture “tradizionali”, che per questo saranno sostituite con due famiglie tutte nuove.
Il “peso” strategico dei veicoli di fascia SUV e Crossover è da tempo sotto gli occhi dell’opinione pubblica: l’incidenza delle vetture “a ruote alte” (quasi una su due, fra quelle di nuova immatricolazione, in rapporto al monte-vendite complessivo) è tale che non è un mistero l’attenzione di quasi tutte le Case costruttrici nei loro confronti. Volvo, in questo senso, non costituisce alcuna eccezione: a tutto il 2021, dati alla mano, lo Sport Utility di gamma medio-alta XC60 ha messo a segno 215.635 esemplari venduti a livello globale (circa 24.000 in più rispetto ai 191.696 che erano stati venduti nel 2020), vale a dire più del totale conseguito da Volvo S60, V60, S90 e V90. In seconda posizione si è attestato XC40, con 201.037 unità.
Il riferimento alla lineup che appartiene alle serie S e V del marchio di Goteborg non è casuale: la sorte delle “tradizionali” berline e Station Wagon sembrerebbe in effetti tracciata, tuttavia Volvo intende proseguire su queste due fasce di mercato, in modo da offrire anche per le prossime generazioni di modelli vetture che potranno affiancarsi a SUV e Crossover.
Nuovi modelli sostituiranno S e V
Ecco, in estrema sintesi, quanto annunciato dal presidente e amministratore delegato di Volvo, Håkan Samuelsson, ai taccuini di Autocar. Il “numero uno” del Marchio svedese (dal 2010 nell’orbita del “colosso” cinese Geely) che nel 2021, nonostante la crisi dei chip ed il perdurare dell’emergenza sanitaria ha totalizzato quasi 700.000 unità vendute nel mondo (per la precisione: 698.693, il che si traduce in un +5,6% sul 2020, ed un +63,9% messo a segno dai modelli della gamma “Recharge” ibrida plug-in ed elettrica) ha indicato un prossimo turn-over che riguarderà proprio le lineup Serie S e Serie V. Entrambe le “famiglie”, annuncia l’attuale presidente e CEO che il prossimo 31 marzo cederà il testimone a Jim Rowan (già amministratore delegato del Gruppo Dyson) per assumere la presidenza di Polestar, verranno a tempi brevi rimpiazzate da nuovi modelli, che metteranno in evidenza forme e contenuti hi-tech completamente nuovi rispetto a quelli attuali.
“Forme morbide e aerodinamiche”
In merito all’identità di immagine della prossima lineup di berline e Station wagon di segmento medio-alto, Samuelsson ha puntato i propri riflettori su un approccio più “morbido” alle linee esterne:
“La gamma S e V sarà presto sostituita da vetture ancora più attraenti per i consumatori. Saranno modelli dalle forme più ‘convenzionali’, tuttavia un po’ meno ‘squadrate’ rispetto a prima. Il loro ruolo sarà complementare rispetto a quello dei nostri Sport Utility posizionati più in alto nei segmenti di mercato”.
Alla domanda posta dai redattori del magazine di oltremanica se le linee di Volvo C40 Recharge avrebbero portato alla definizione di uno stile più ispirato alle Coupé, Samuelsson ha dato una indicazione che si riferisce ad una nuova impronta tecnica in ordine all’efficienza delle vetture:
“Le prossime generazioni di veicoli saranno all’insegna di una minore resistenza dell’aria. Da questo punto di vista, potremmo definirle come ‘Coupé’. In effetti, si presta molta attenzione all’autonomia delle auto elettriche, tuttavia penso che presto si inizierà a guardare all’efficienza energetica, e naturalmente la questione aerodinamica rappresenterà un punto fondamentale in questo senso”.
Non avranno più il nome a lettere e numeri
Dunque: la “brand identity” di Volvo sarà, anche negli anni a venire, indirizzata tanto sui veicoli “a ruote alte” quanto su proposte “tradizionali”, seppure in possesso di uno stile sostanzialmente aggiornato. Anche le denominazioni dei modelli cambieranno: saranno abbandonate le identificazioni a lettere e numeri.
Entro il 2025, il 50% delle vendite Volvo sarà elettrico
Come si accennava più sopra, Håkan Samuelsson si appresta a lasciare l’incarico di massimo dirigente Volvo a Jim Rowan per assumere la presidenza del marchio “green” Polestar. Riguardo al futuro zero emission di Goteborg, la strategia è chiara: le priorità industriali sono anch’esse in fase di evoluzione. Le circa 15.000 auto elettriche prodotte annualmente da Volvo si prevede che entro l’autunno 2023 aumenteranno a ben 150.000 unità. L’obiettivo è di poter contare, al 2025, su un’incidenza del 50% nelle vendite di modelli elettrici a batterie.