Volvo EM90: il flop del monovolume elettrico

Il monovolume elettrico Volvo EM90 esce dal mercato cinese dopo un anno. Vendite deludenti e strategia errata tra le cause principali.

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 27 apr 2025
Volvo EM90: il flop del monovolume elettrico

Volvo si trova ad affrontare un flop commerciale senza precedenti nel mercato cinese, dove il suo primo monovolume elettrico, l’EM90, ha registrato numeri di vendita disastrosi. Con meno di 1.000 unità vendute in un anno e appena 140 consegne previste nel 2025, il modello è stato ritirato dal mercato dopo soli dodici mesi. Questo clamoroso insuccesso evidenzia le difficoltà del marchio svedese nel conquistare una delle piazze più competitive e mature del mondo.

Il progetto dell’EM90, basato direttamente sul modello cinese Zeekr 009, ha messo in luce errori strategici significativi. La decisione di proporre un veicolo praticamente identico al suo “fratello” cinese, ma a un prezzo superiore e con dotazioni inferiori, si è rivelata fallimentare. Questo approccio ha dimostrato come il solo prestigio di un marchio europeo non sia più sufficiente per attrarre i consumatori cinesi, sempre più attenti e pragmatici nelle loro scelte d’acquisto.

Il confronto con il Zeekr 009 è emblematico: mentre quest’ultimo ha registrato quasi 6.700 unità vendute nell’ultimo trimestre, l’EM90 è rimasto fermo nei concessionari. I consumatori cinesi hanno chiaramente premiato il modello originale, che offre maggiore valore a un prezzo più competitivo. Questo insuccesso riflette un cambiamento importante nel mercato cinese, dove l’epoca in cui un logo occidentale poteva giustificare un sovrapprezzo sembra essere ormai superata.

Il caso dell’EM90 rappresenta una lezione importante per i costruttori occidentali che guardano alla Cina. L’operazione di “rebadging”, ovvero applicare un marchio diverso a un prodotto già esistente senza una vera strategia di differenziazione, non è più sufficiente in un mercato così sofisticato. I consumatori cinesi, oggi più che mai, richiedono prodotti autentici e competitivi, capaci di offrire un reale valore aggiunto rispetto alle alternative locali.

Per il gruppo Geely, proprietario sia di Volvo che di Zeekr, il fallimento dell’EM90 pone l’urgenza di rivedere la strategia multi-brand. La sovrapposizione tra i due marchi ha portato a una cannibalizzazione interna che ha penalizzato il brand svedese. Per evitare futuri errori, sarà necessario adottare un approccio più chiaro e distintivo, capace di valorizzare le peculiarità di ciascun marchio senza creare confusione tra i consumatori.

Per Volvo, la sfida sarà ancora più complessa. Il marchio dovrà ripensare completamente il proprio posizionamento nel mercato cinese, puntando su prodotti innovativi e realmente differenziati. Solo così potrà competere con i brand locali, che stanno guadagnando terreno grazie a veicoli tecnologicamente avanzati e altamente competitivi. Il fallimento dell’EM90 dimostra che non c’è spazio per errori di valutazione in un mercato dove la competizione è sempre più agguerrita.

In conclusione, la fine prematura dell’EM90 rappresenta una battuta d’arresto significativa per Volvo, ma anche un’opportunità per imparare dagli errori e sviluppare strategie più efficaci. In un contesto in cui i consumatori sono sempre più esigenti, il successo dipenderà dalla capacità di offrire prodotti autentici, innovativi e capaci di rispondere alle reali esigenze del mercato.

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