Zona bianca in tutta Italia: spostamenti e regole da seguire
In tutte le regioni c’è la fascia di rischio più moderata: ecco come comportarsi all’aperto e in auto.
Da oggi (lunedì 28 giugno), decade in quasi tutte le regioni italiane l’obbligo di tenere indossata la mascherina all’aperto, sebbene ciò non significhi che si possa abbassare la guardia. Al contrario, occorre rispettare in maniera ancora più rigorosa le fondamentali regole di autoprotezione, anche in relazione all’andamento dei vaccini ed alla variante Delta: come indica un “lancio” di RaiNews, all’appello mancano più di 2,7 milioni di cittadini “over 60” in attesa della prima dose di vaccino; e – aggiunge il ministro della Salute Roberto Speranza – solamente per i prossimi giorni arriveranno i primi risultati dell’analisi dell’Istituto Superiore della Sanità in merito alla variante Delta. Nel frattempo, quindi, ecco come rispettare le indicazioni basilari di autoprotezione sia essenziale. Ma andiamo con ordine.
Con la “promozione” della Valle D’Aosta da zona gialla a zona bianca – la regione subalpina era, nelle ultime settimane, rimasta l’ultimo territorio nazionale ad essere contrassegnato dalla soglia di rischio medio di contagi -, tutta l’Italia entra in fascia bianca. Ad avere firmato il “via libera” è stato, lo scorso fine settimana, lo stesso ministro Speranza sulla base dell’indice di positività (0,4%) rilevato dalla “cabina di regia”.
In Campania, obbligo fino a tutto luglio
Le differenze, rispetto ad una recente prima sperimentazione adottata qualche settimana fa da alcune amministrazioni regionali, sono sostanziali. In primo luogo, non c’è più l’obbligo di tenere indossata la mascherina all’aperto, ad eccezione della Campania: la regione guidata da Vincenzo De Luca ha in effetti deciso di proseguire con tale prescrizione fino al prossimo 31 luglio. Una decisione analoga, tuttavia in vigore fino al prossimo 4 luglio, si registra a Norcia (Perugia), per decisione del sindaco dietro richiesta del commissario regionale per l’emergenza Covid sulla scorta dell’attuale scenario locale della pandemia.
Niente più coprifuoco
Oltre alla decadenza dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, da oggi (lunedì 28 giugno) non è più in vigore il coprifuoco: questo vuol dire che si potrà restare fuori della propria abitazione anche oltre la mezzanotte senza alcuna limitazione di territorio né di orario. Allo stesso modo, bar e ristoranti possono tenere aperto senza più alcun vincolo. La pagina delle “FAQ” del Governo indica testualmente, a questo proposito, che:
“In questa zona (bianca, n.d.r.) i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari. Sono consentite, senza restrizioni, anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti”.
Occorre buon senso
Ora più che mai bisogna usare quanta più prudenza possibile. Partendo dall’assunto che il vaccino non dà al soggetto la piena sicurezza di non essere più immune da eventuale contagio, la mascherina va in ogni caso tenuta a portata di mano, pronta per essere indossata – anche all’aperto – quando ve ne sia necessità. Ad esempio, quando si è in coda per entrare in un esercizio pubblico, in un ufficio, o anche solamente nell’attesa del proprio turno al bancone del bar sulla spiaggia per ordinare una bibita o un gelato. Si tratta, in questi casi, delle normali misure di autoprotezione da mettere sempre in atto nei casi di “assembramento”. Anche per questo motivo, l’obbligo della mascherina continua a sussistere, tanto nei luoghi all’aperto più affollati, quanto al chiuso se non ci si trova a casa propria e, come vedremo, a bordo di un autoveicolo se si trasportano persone non conviventi.
Mascherina nei luoghi chiusi: cosa dice il Governo
Riportiamo testualmente l’indicazione contenuta nella “FAQ” relativa ai casi nei quali l’obbligo della mascherina continua ad essere valido:
“L’obbligo sussiste nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, e quindi anche negli studi professionali, ad eccezione dei casi in cui l’attività si svolga individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Ove l’attività professionale comporti comunque un contatto diretto e ravvicinato con soggetti non conviventi o lo svolgimento in ambienti di facile accesso dall’esterno o aperti al pubblico, e non sia possibile rispettare in modo continuativo la distanza interpersonale di almeno un metro, occorre sempre utilizzare gli strumenti di protezione individuale, nel rispetto anche delle altre prescrizioni previste dai protocolli di sicurezza anti-contagio”.
La mascherina, in buona sostanza, va sempre indossata quando si entra in un negozio, al bar, al ristorante, e nei mezzi di trasporto pubblico (aereo, treno, bus, metropolitana, tram, taxi, ecc.) e – va da se, essendo questi veicoli condivisi – anche nelle autovetture di car sharing.
Quali comportamenti adottare in auto
Negli autoveicoli, dice il Governo, anche in zona bianca valgono le restrizioni adottate nelle altre fasce di colore (gialla, dunque, ma anche arancione e rossa): bisogna scindere dal fatto se si trasportino persone conviventi oppure non conviventi. Ciò per il fatto, logico, che l’abitacolo è un ambiente chiuso e particolarmente ristretto.
Persone conviventi e non conviventi
Se, ad esempio, si debba accompagnare il proprio coniuge o i propri figli, non sussistono vincoli particolari. Qualora, al contrario, si trasportino persone non conviventi, il Governo prescrive che “Siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea”. Questa frase va all’atto pratico tradotta nella presenza del solo conducente nella fila anteriore di sedili, mentre nella fila posteriore possono accomodarsi solamente due passeggeri per ogni fila (questo, proprio per questioni di distanza). Tutti hanno l’obbligo di indossare la mascherina. Le autovetture con due file di sedili, perciò, possono accogliere al massimo tre persone; a bordo di SUV e monovolume con tre file di sedili possono prendere posto cinque persone.
È possibile tuttavia, a nostro parere, dare un’ulteriore interpretazione alla norma: sebbene il Governo parli di regola che si uniforma al “trasporto non di linea”, è anche vero che bisogna sapere come provvedere nel caso in cui, ad esempio, si debba portare un familiare convivente oltre a persone non conviventi. Si ritiene che, in tale situazione, il familiare convivente possa prendere posto accanto al guidatore, mentre “dietro” resta il limite delle due persone per ogni fila di sedili.
Deroga alla mascherina
Tale obbligo, stabilisce il Governo, può essere derogato “Nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) collocato tra la fila anteriore e quella posteriore del veicolo”. L’esenzione vale anche per i bambini fino a sei anni.